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sabato 24 settembre 2011


sabato 1 ottobre alle ore 22.00 - 02 ottobre alle ore 1.00

Luogo
La Cantina Rock
Località Cannas di sopra
Carbonia

domenica 18 settembre 2011

intervista a Franco chitarrista dei Rough di Torino

Intervista ai Rough - Settembre 2003.
Rough, tra i 3-4 quattro gruppi di punta dell'oi! targato italia, degli anni '80 e forse di sempre. Ad honorem il fatto di essere passati alla storia con il primo disco punk italico passata la prima ondata fake ruggeri-squillo-mingardi etc etc. Oi! Strike attraverso l'aiuto del sempre efficiente Saverio di Torino ha prima preso contatti con il fu batterista della band Nico e mentre lavoravamo al parto, siamo stati approcciati da Franco. Con lui abbiamo lavorato se meglio definito il cd del gruppo a distanza di oltre 20 anni... Questa è un intervista che abbiamo fatto insieme tramite computer nel settembre 2003

Siamo venuti in contatto grazie ad un motore di ricerca ... Che effetto fa sapere che qualcuno si ricorda bene del tuo gruppo dopo 20 anni???
Che la vita è davvero bizzarra e qualche volta ti regala anche piacevoli sorprese. Una sorpresa, che mi riempie di orgoglio e soddisfazione. Significa che qualcosa abbiamo lasciato; tutto questo è commovente. In tutto questo periodo ho sempre pensato dei Rough come a un'avventura della mia agitata giovinezza, passata con gli amici di quel periodo; qualcosa di significativo. Qui a Torino molti ci ricordano anche per merito di Piero, un ragazzo pieno di risorse e carisma, che purtroppo ci ha lasciato nel maggio del '99.

La storia dei Rough percorribile sui dischi va dal 1982 fino alla compilation Quelli che urlano ancora ('84 mi sembra...) per poi risaltare fuori nel 1989 con il remake di n'Oi! su Oi! Siamo Ancora Qui ... Che è successo in questi buchi di tempo, i Rough erano ancora in piedi???
I Rough terminano con il punk-Oi! nell'84 in un momento di forte crisi, dopo seguiranno altre esperienze con il reggae in altri ambiti, con altre formazioni. Per quello che riguarda le compilation, sono solo pezzi inseriti a volte con il nostro consenso altre volte a nostra insaputa, senza però crearci nessun problema.

Quanto incideva il "No Politica" sulla attività di un gruppo punk-oi! all'epoca in cui la cultura era abbastanza dominata dalla sinistra (dischi-concerti-musica alternativa ...), nel senso che aiutava o no???
Non abbiamo avuto mai nessuna difficoltà, suonavamo e basta e a rigor di cronaca erano le amministrazioni di sinistra a farci suonare. No Politica comunque non era un inno al qualunquismo, respingevamo la politica intesa come affare sporco e d'intrallazzo. Pensavamo che in fondo, nessuno si occupava dei problemi reali della gente. Come forse avviene ancora oggi. Non eravamo sicuramente fascisti, non eravamo sicuramente razzisti ..... anzi.

Che ricordi hai dei concerti dei Rough??? Quale la band con cui avete suonato degna di nota, che ha lasciato un qualche segno su di te???
Ricordo di un concerto tenuto a Torino al teatro Ambra, nulla di particolare, i kids pogando spaccarono il palco sottostante, noi scappammo con gli strumenti in mano, perché di lì a poco avrebbe fatto irruzione la polizia. In quella occasione c'erano anche i Nabat, con loro suonammo anche a Bologna, avevamo un buon rapporto.

Se chiedi a qualche skin-punk dei Rough lui ti risponderà molto probabilmente "Torino è la mia città" ... Quale è invece il pezzo che più porti nel cuore e perché. Io porterei "N'oi!" o "Borghese", ma per quanto anche un "No politica" va bene con tutto ...
Risponderei anch'io "Torino è la mia città", ho un ricordo affettivo. Una sera nel garage di Piero, provavamo; io proposi dei riff di chitarra, Nico aggiunse la marcetta iniziale, Piero con un foglio in mano cantava il testo scritto il giorno prima.

Un po' di gente per darsi un minimo di fascino anni '80, ha rispolverato le proprie origini punk-hc-oi!. Ma in realtà ad essere punk nel 1981-82 ti rompevano veramente il cazzo o son tutte dicerie che la gente si è inventata una volta sbarcata nei salotti bene della cultura???
Sì, qualcuno ha scritto anche dei libri; effettivamente il fenomeno c'è stato, farlo conoscere mi sembra giusto, in fondo è un pezzo della storia del rock italiano e dei movimenti di quel periodo. Comunque posso raccontare quello che ho vissuto io; eravamo davvero dei marziani. La gente si voltava per strada guardandoci come bestie rare, oggi probabilmente non faremmo più effetto.

Quale è stato il disco che ti ha messo in testa all'epoca l'idea di fare il punk??? Ci sarà stato uno più influente degli altri...
Provenivo dagli anni '70, c'era il rock romantico, il glam rock, ascoltavo pink floyd, genesis, bowie; l'Inghilterra come al solito ci ha invaso rompendo gli schemi, col punk e la new wave. Ho iniziato ascoltando Sex Pistols, ma i Clash mi hanno dato il colpo di grazia, erano e sono tuttora nel mio cuore. Dopo è venuto tutto il resto. Anche noi nel nostro piccolo, insieme a tanti altri gruppi, siamo stati di rottura; insomma abbiamo rotto .... i coglioni.

Rough venti anni dopo (se non di più ...): non ti sembra pazzesco che il genere sia rimasto abbastanza ancorato alle origini, come stile, come idee, come musica... sarà un bene o un male??? Cosa ascolti adesso, sempre che la musica rivesta importanza nella tua vita ...
Si è pazzesco, ma tutto più o meno ritorna, è sempre stato così. Comunque essendo un genere non basato tanto sul virtuosismo, ma sull'incazzatura, bè ..... vuol dire che in giro c'è ancora tanta gente incazzata. Continuo ad ascoltare musica, il mio spettro però è un pò più ampio. Le sonorità vanno dall'elettronica come Massive Attack, al reggae vecchio stile tipo Steel Pulse, al punk californiano; mai ascoltato i Polvo? Sono comunque sempre e costantemente alla ricerca di nuove idee.

Raduno di Certaldo e braccia tese: un episodio abbastanza critico per l'oi! italiano; tu c'eri e saprai raccontarci bene che successe in quell'occasione.
Fu un'esperienza per noi davvero umiliante e da dimenticare, ormai tutto era tragicamente finito. Ci rifiutammo di suonare, tornammo a casa sentendoci sconfitti.

Nello svendere la collezione un mio amico ha battuto all'asta di ebay il 7" dei Rough per 54 euri... cosa ti fa pensare (oltre al fatto che ne avresti volentieri conservati una cinquantina sotto al letto...)??? Oltretutto quel 7" ha anche il primato di essere stato il primo disco punk (nel senso stretto del termine, fuori dei giri jo squillo/ruggeri et simili ...) ...
Ancora soddisfazione e orgoglio; comunque non eravamo interessati ai primati, la casualità ci ha aiutato mettendoci lo zampino.

Come si sono sciolti i Rough e perché... Che fine hanno fatto i componenti, vi sentite ancora tra di voi??? C'è qualcuno che è riuscito a ficcarsi nei salotti bene e darsi un minimo di fascino decadente anni '80??? Qua voglio i dettagli: non sopporto le trasmissioni tipo Meteore "attualmente fa il DJ ed è molto richiesto ...", no, fuori tutto!
I Rough nel'84 si sono sciolti perché ormai erano sgonfi, non avevano più la carica, la motivazione e l'energia per continuare. Meglio durare poco, per dare il massimo, che trascinarsi in un copione ormai ripetuto e senza idee. L'unico che tuttora continua egregiamente sulla propria strada di musicista è Nico (Papanico) con gli Africa Unite. Il reggae è una musica che da spazio alla saggezza, il punk suonato a 40/50 anni mi lascia un pò perplesso. Gli altri come me continuano la loro vita normale, nei salotti di casa propria; ci si sente di rado, ci si incontra casualmente. Ma qualcosa si muove ......... forse ci faremo una pizza tutti insieme.

Sei contento dell'uscita ufficiale di questo CD??? Perché non prima questa cosa???
Sono felice, mio figlio ha dieci anni, gli sto mostrando quello che ho combinato; è orgoglioso di me. Diventerà un punk anche lui? Chissà.....
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In piedi proletario! In lotta! C'è di mezzo un mondo intero da conquistare, e un mondo intero da combattere

venerdì 16 settembre 2011

i BLITZ...da manchester

Gruppo "Oi! Punk" di Manchester (più precisamente, New Mills, nel Derbyshire), formato nel 1980 da Carl Fisher (voce), Mackie (basso), Alan "Nidge" Miller (chitarra) e Charlie (batteria). I Blitz attirarono l'attenzione del santone riconosciuto del movimento, il giornalista e musicista (con i suoi Gonads) Garry Bushell di Sounds. Il gruppo fu importante, secondo alcuni, per la sua natura "umana", essendo formato da due punk e da due skin. I Blitz debuttarono nel 1981 con l'EP "All out attack", pubblicato da No Future Records (arrivato al numero 3 della indie chart britannica). Dopo un altro paio di singoli, i Blitz debuttarono su album con "Voice of a generation" (1982), sorprendemente salito sino al numero 27 della classifica UK, senza alcuna promozione da parte dell'etichetta. Un tour inglese con GBH e Abrasive Wheels si rivelò l'inizio della fine per i Blitz: programmato in sale enormi e spesso quasi vuote, il tour innervosì il cantante Carl Fisher, che litigò spesso con il pubblico. Dopo la fine del tour, Nidge, Mackie e Charlie lasciarono il gruppo, mentre Carl Fisher e il manager Tim "Bomber" Harris tentarono di continuare con alcuni rimpiazzi e pubblicarono gli EP (o semplici 45 giri, non è chiaro) "The new age" e "Telecommunication".
Arrivò pure un secondo album, "Second empire justice" (No Future Records 1983) e subito dopo il gruppo si sciolse. Alla fine degli anni '80 ci fu una coda, quando Nidge, con l'aiuto di Gary Basset (voce), registrò un EP (o LP?), "The killing dream" (Skunx Records), suonando tutti gli strumenti. Reclutati altri due elementi, Nidge riportò in tour per l'Europa i Blitz, ma le reazioni furono tiepide e il gruppo si sciolse definitivamente. Un messaggio del cantante Carl Fisher, in un forum dedicato all'"Oi! Punk" e datato 2005, parla di una ricostituzione dei Blitz, con lo stesso Carl Fisher, Mackie e Charlie. Dalle parole di Fisher si intuisce che i rapporti con Nidge Miller non sono dei migliori e a parte questo, il cantante parla di un nuovo album in lavorazione! [Aggiornamento: 3 aprile 2008]. L'unica nuova dalla discografia dei Blitz, è l'uscita dell'ennesima antologia, "Never surrender" (2005) e tornando sul discorso "rapporti non buoni tra Carl Fisher e Nidge Miller", c'è un'evoluzione datata 10 febbraio 2007: Alan "Nidge" Miller, fatto fin sopra i capelli, è morto in un incidente stradale a Austin, Texas. I Blitz compaiono nelle raccolte "The punk generation" (in tre dei quattro volumi: "Punk rock will never die", "Nasty nasty" e "Heat of the street") e "Indie punk classics".

giovedì 15 settembre 2011

DUAP - RIBELLE OI!

i DUAP

Band nata nel pieno anni 90 nella periferia Romana, fin da tenera età uniti dalla noia del quartiere si riunivano in salette rimediate e alla buona per fare musica.
Testi scritti dal front-man Fabio resi ancora più potenti dal saund di Andrea(basso), Gianpiero(chitarra), Emanuele (chitarra), Gabriele (batteria).
Prima traccia della loro esistenza viene con la registrazione del demo “Gente di strada”. Un ottimo prodotto dell’oi Romano (demo ormai introvabbile). Incominciano a suonare nella capitale e le prime date fuori porta.

Dopo il demo a breva periodo la formazione incominca a variare, cambiano il bassista con la venuta di Gianluca (peppe) ex Pissed and Proud.
E continua ad andare liscio.
Reggistrano un pezzo “Storie di quartiere” su un 45 giri “R’n’R anthem vol. 1,auto produzione della Resta rude records - 1998.
Poi la formazione cambia nuovamente con la perdita del cantante. Ora alla voce passa il chitarrista una voce meno suonante ma alquanto potente.
La band incomincia a far girare il propio sound, sempre più apprezzato dal pubblico amante del punk-oi.
Esce uno split con i Colonna infame (oi-band Romana), poi esce il cd “solo per noi” 12 pezzi potentissimi. L’uscita del cd porta i duap sulle vette del oi nazionale, concerti su concerti dal sud al nord dello stivale quei quatro salgono su palchi sempre più affollati.
Dopo circa un paio di anni la band si scioglie

i COLONNA INFAME SKINHEAD!

I Colonna Infame Skinhead nascono nel 1996 con un nome assolutamente particolare per una band di attitudine stradaiola... "Storia della Colonna Infame" infatti è il titolo di un'opera manzoniana, citazione quindi assai dotta.
La storia originale del gruppo è che all'inizio era composto da 3 straight edges, cosa che si può notare benissimo nei testi del gruppo, tra cui la celeberrima e controversa "Tu non sei dalla mia parte". La band, infatti, pur essendo decisamente orientata a sinistra si scagliava pesantemente contro i freakettoni e contro il consumo di stupefacenti, anche quelli leggeri...
La band nel corso degli anni ha subito stop repentini ed altrettanto fulminee ripartenze con noptevoli cambi di formazione. Le loro produzioni sono sempre andate a ruba e passate quasi subito tra le introvabili. Il cantante Paolo Petralia ha fondato la SOA Records ed il suo fratello minore Oi! Strike che ha avuto l'enorme pregio di ristampare la discografia dei Rough e dei Colonna Infame, appunto (peraltro ora è già sold out un'altra volta!). Alcuni dei membri del gruppo sono confluiti nel progetto hardcore dei Payback ed ora pare certa una reunion della band sotto il nome di Street Justice per una data a Roma a Gennaio, senza Petralia alla voce, però.
Sono stati una band riferimento per skins e straight edges, con testi che si alzavano di più spanne rispetto alla media dell'Oi! tricolore anni novanta (e spesso pure anni ottanta...) e sicuramente un gruppo il cui nome da solo evoca ricordi di un Oi! di un altro livello.

"Combattiamo nelle strade
non c'è tempo d'aspettare
la sola canna che ci serve
è la canna del fucile"

piccola bio sui DIOXINA

Storico gruppo Oi! di Rimini.

I Dioxina sono un gruppo OI! di Rimini, nato nel 1981 dalle ceneri di Konats e Antispot, e molto vicini ai Nabat, icona italiana del movimento; la prima formazione vede Paolo alla chitarra, Rudy alla voce, Andrea al basso, e Antonio alla batteria, ed insieme partecipano alla compilation, "Skins+Punk=TNT", LP del 1983, con due canzoni, uscito per la C.A.S. di Steno, poi ci fu l'ingresso di Red alla chitarra, e l'altra presenza nella compilation "Quelli che urlano ancora", LP uscito nel 1985. Nell'84 Red lascia la band per stabilizzarsi coi Nabat, e la formazione vedrà poi Luca alla chitarra, e Marco alla voce, con i quali incideranno il minilp 'Nessuna pietà' nel 1985, e dopo qualche tempo ci fu lo scioglimento del gruppo.

mercoledì 14 settembre 2011

BIOGRAFIA BANDA BASSOTTI

La Banda Bassotti è un gruppo nata a Roma nel 1981 nei cantieri romani dove un gruppo di compagni e amici inizia a organizzare iniziative di solidarietà nei confronti di popoli oppressi come quello palestinese, quello nicaraguense o quello salvadoregno con la costruzione di scuole e alloggi. Nel 1987 i ragazzi decidono di formare all’interno di questa “Brigata di Lavoro” una band musicale che si ispirasse ai grandi gruppi e socialmente impegnati, in primis i Clash ed i The Specials.

Nel 1991 insieme ad altri gruppi della scena romana partecipano come protagonisti al progetto “Balla e Difendi”, dove la Banda Bassotti contribuisce con i pezzi «Sveglia» e «All are equal for the law».

Dopo il successo di questi primi pezzi la Banda Bassotti decide di incidere un album: Figli della stessa rabbia contraddistinto dall’appartenenza alla Classe Operaia e alle sue lotte sociali e dal distacco dal sistema politico corrotto italiano; temi cari alla Banda Bassotti presenti in tutti i loro album sempre socialmente impegnati.

Nel 1994 esce il mini CD Bella ciao il quale verrà suonato insieme ai pezzi precedenti in Salvador in occasione delle prime elezioni libere dopo 11 anni. Nel 1995 la band si trasferisce per due settimane nei Paesi Baschi dove, con l’assistenza tecnica di Kaki Arkarazo, tecnico del suono e chitarrista dei Negu Gorriak incidono un nuovo album: Avanzo de cantiere. Dopo l’incisione di questo album la Banda Bassotti parte per un tour che la porterà a suonare in numerose città italiane e spagnole. Nel 1996 per difficoltà a conciliare il lavoro in cantiere e concerti e date le difficoltà economiche a portare avanti questo progetto di musica-solidale la Banda Bassotti decide di sciogliersi.

Nel 2001 la Banda Bassotti torna insieme per festeggiare con i Negu Gorriak la vittoria nel processo che vedeva la band basca imputata. La Banda Bassotti ritorna sulla scena con una nuova sezione fiati formata da alcuni ragazzi dei Ramiccia ed il 17 marzo 2001 registra dal vivo al Centro sociale Villaggio Globale di Roma, davanti a novemila persone, il suo nuovo album Un altro giorno d’amore.

Tornata prepotentemente sulla scena la Banda Bassotti decide di partire per un tour mondiale che la porterà a suonare dal Giappone alla Germania. A marzo del 2002 esce l’album L’altra faccia dell’impero, seguíto nel 2003 da Asì es mi vida album in cui vengono riarrangiate alcune canzoni storiche di lotta di tutto il mondo.

Nel 2004 la Banda Bassotti torna in studio per incidere Amore e odio,un nuovo album che vede il solito mischiarsi con un piú melodico rispetto al grezzo ma efficace degli album precedenti. Nel 2006 esce l’album Vecchi cani bastardi un album che rende omaggio ai Clash con una cover di «Revolution Rock» e che affronta i temi piú ricorrenti della politica italiana come la linea TAV. Nel 2008 esce Viento, Lucha y Sol, decimo album della band. Nel 2010 la Banda Bassotti annunci l’uscita del doppio live Check Point Kreuzberg - Live at SO36 - Berlin, registrato a Berlino il 5 dicembre 2009.

BANDA BASSOTTI..."il lunedì annamo a lavorà.."